“Io senza le mie sedici ore di sonno sono un grande invalido, sai?”, queste le parole di Isaac, iconico personaggio del film Manhattan, di cui Woody Allen è interprete, regista e sceneggiatore.
Sedici ore vi sembrano troppe per un uomo adulto? In effetti, negli esseri umani sono solo i neonati a dormire per circa quindici o venti ore al giorno, poiché, crescendo, le ore di sonno quotidiane diminuiscono gradualmente. Sebbene non esistano linee guida che stabiliscano a priori le ore ottimali di sonno per tutte le persone, di media, una normale quantità di sonno per un adulto è stimata tra le sette e le nove ore a notte.
Gli altri animali, invece, hanno comportamenti legati al sonno molto diversi: tra quelli che dormono di più troviamo il koala e il bradipo, che si concedono dormite della durata complessiva di circa venti ore al giorno: durante le quattro ore rimanenti mangiano o espletano le loro funzioni corporee. E, qualcuno potrebbe dire, beati loro!
Tra gli animali che dormono meno, invece, ci sono gli elefanti e le giraffe, con una media di sole due ore di sonno quotidiane che sono, per loro, sufficienti al regolare sostentamento del proprio organismo. Per stare in tema cinematografico, se un uomo adulto dormisse così poco potrebbe trovarsi presto a versare in pessime condizioni, simili a quelle di Trevor Reznik, personaggio interpretato da uno spettrale Christian Bale nel film “L’uomo senza sonno”.
Senza arrivare a tali estremi, chi soffre di disturbi del sonno sa bene quanto sia importante un riposo di qualità e può trovarsi alla continua ricerca di una soluzione a tale problema.
La pagina dedicata all’insonnia del sito dedicato alla salute dell’Istituto Superiore di Sanità indica alcuni comportamenti quotidiani volti a prevenire tale condizione e alcune possibili terapie che possono essere intraprese su prescrizione del proprio medico curante.
Oltre a questi, sono moltissimi i prodotti commercializzati come rimedi contro l’insonnia: si va dagli integratori alimentari alla cristalloterapia, passando anche per i materassi e i cuscini studiati appositamente per garantire una migliore qualità del sonno.
Eccoci, dunque, al cuore di questa storia: il prodotto oggetto di indagine è HalloPillow, un cuscino prodotto e commercializzato dall’omonima azienda trentina che è realizzato con una fodera di cotone grezzo riempita da trucioli di legno di Pino Cembro dell’Alto Adige.
Un tenero koala che si sta chiedendo come e’ finito su una storia riguardante dei cuscini riempiti di trucioli di legno. CC BY-SA 3.0, Credits: Diliff
Il nostro asker, Federico, ha interagito con HalloPillow commentando un post sulla loro pagina Facebook e chiedendo le prove dell’affermazione secondo cui il legno di pino cembro produca effetti positivi sulla frequenza cardiaca, rilassando corpo e mente.
Tale asserzione è presente anche sulla pagina del sito di HalloPillow alla sezione "benefici" accompagnata da altre proprietà del prodotto, quali l’ottenimento di un sonno di migliore qualità, di polmoni più sani, di una condizione di benessere generale e, infine, di una casa più profumata.
Il portavoce di HalloPillow risponde indicando a Federico che le ricerche da lui richieste sono state condotte dall’istituto austriaco Joanneum Research, che sono state finanziate anche dalla Comunità Europea e conclude affermando che, essendo tali documenti disponibili anche sul loro sito, sta a lui informarsi in merito.
A questo punto, interviene la pagina Facebook di Chiedi le Prove con un commento volto a chiarire che sul sito non è presente alcun riferimento ad uno studio pubblicato su riviste scientifiche e a sottolineare come l’onere della prova spetti sempre a chi pronuncia delle affermazioni di carattere scientifico, non a chi ne chiede conto.
HalloPillow replica mostrandosi disponibile alla condivisione ma, forse, senza aver compreso la necessità di dover giustificare le proprie affermazioni attraverso studi scientificamente validi: allega alla propria risposta il resoconto di una ricerca condotta dal sopracitato istituto austriaco che, però, presenta alcune lacune, evidenziate dallo stesso asker Federico.
Innanzitutto, non si tratta di un articolo peer reviewed e non è accennata alcuna pubblicazione su riviste di settore. Inoltre, nel testo non viene specificato il protocollo applicato, non viene indicato il numero dei partecipanti alla ricerca o il campione di controllo e non vengono forniti i dati necessari a rendere l’esperimento replicabile e, dunque, verificabile.
In risposta a tali obiezioni, il portavoce del marchio condivide alcuni link di articoli pubblicati su La Repubblica, La Stampa e su altri due siti, Aboutplants e Marcaclac, ognuno dei quali presenta caratteristiche e proprietà del prodotto, senza però riportare alcuna indicazione bibliografica a supporto delle affermazioni delineate.
All’ulteriore replica di Federico, asker determinato e ben consapevole di quali caratteristiche debba avere una prova per essere valida, HalloPillow risponde dichiarando che il legno di Cirmolo è un materiale conosciuto da secoli per i suoi benefici, ma che non si tratta di un medicinale e che loro non promettono miracoli. Del resto, lungi dal domandare un miracolo, Federico aveva semplicemente chiesto una prova.
HalloPillow prosegue dichiarando anche di aver nominato gli articoli sopracitati a dimostrazione del fatto che non stanno inventando nulla e di avere ricevuto feedback perlopiù positivi dai clienti che stanno traendo benefici dall’uso dei loro cuscini. Inoltre, giustifica la scelta di aver proposta come prova la ricerca condotta dall’istituto Joanneum Research perchè si tratta del documento promosso da tutte le aziende che, come loro, utilizzano il legno di Cirmolo e conclude affermando che tutti i cuscini naturali hanno benefici di cui loro sono fermamente convinti.
Il fatto che i feedback dei clienti siano perlopiù positivi è sicuramente un buon segno, ma non può costituire una valida prova scientifica dell’efficacia del prodotto nel garantire un sonno di qualità, un cuore più rilassato, polmoni più sani e un sostanziale benessere generale della persona.
Inoltre la ricerca dell’istituto Joanneum Research sui benefici del legno di Cirmolo è citata da tutte le aziende che utilizzano questo materiale perchè, stando alle nostre ricerche, risulta essere l’unica disponibile in merito a tale argomento.
Infine, per quanto riguarda le convinzioni del team di HalloPillow in merito ai benefici dei cuscini naturali, si tratta, per l’appunto,di convinzioni personali e prive di riscontri scientifici.
Il dialogo tra l’asker Federico e il portavoce di HalloPillow su Facebook si interrompe qui.
Noi di Chiedi le Prove abbiamo visitato il sito di HalloPillow e abbiamo visto che, nella pagina dedicata ai benefici dei loro cuscini in pino cembro, ad oggi vengono riportati tre link: il primo connesso ad una ricerca svolta dall’istituto Joanneum Research, in lingua tedesca, e gli altri due indicati come riassunti in italiano di tale ricerca.
Il primo documento riassuntivo è lo stesso resoconto che era stato inviato in prima battuta a Federico e del quale abbiamo già evidenziato alcune criticità. Si tratta di un breve testo accompagnato da immagini e diversi grafici inerenti alle misurazioni effettuate nel corso dello studio. Oltre ad essere troppo generico e lacunoso, questo studio non fa alcun riferimento ai possibili benefici di cuscini imbottiti di trucioli di legno di cirmolo, ma è inerente agli effetti, sulla condizione di stress e sulla qualità del sonno, rispettivamente di una stanza rivestita da pannelli di pino cembro e di un letto composto del medesimo materiale.
Il secondo, invece, è intitolato “Il legno del cirmolo. Azione ed effetto bioinibitorio” e riguarda la possibilità che il legno di cirmolo sia efficace nel limitare lo sviluppo di parassiti che intaccano i tessuti e, per questo motivo, non risulta pertinente all’indagine in questione.
La ricerca originale, in lingua tedesca, risulta poco fruibile per un possibile consumatore italiano e sarebbe necessaria una traduzione integrale e accurata del testo per poterne valutare meglio l’accuratezza.
Noi di Chiedi le Prove abbiamo provato a compiere quest’opera di traduzione e ne abbiamo dedotto che: anche in questo caso, non si tratta di un articolo peer reviewed, non è stato pubblicato su alcuna rivista di settore e non è inerente all’azione di guanciali in pino cembro. Si tratta di un’indagine suddivisa in due parti: la prima riguardante gli effetti del mobilio in legno di cirmolo sulla frequenza cardiaca di trenta individui che hanno partecipato allo studio; la seconda inerente lo sviluppo di parassiti dei tessuti e condotta mediante l’applicazione di una procedura che viene attribuita all’EMPA (Swiss Federal Laboratories for Materials Science and Technology), un istituto di ricerca svizzero interdisciplinare per la scienza e la tecnologia dei materiali. Non abbiamo trovato alcun riferimento, nel sito di EMPA, in merito alla procedura indicata nel testo ma, in ogni caso, riguarda un ambito di indagine differente rispetto a quello dei benefici indicati da Hallopillow.
La ricerca in lingua tedesca termina con affermando, con la dovuta cautela, che i risultati osservati potrebbero inaugurare un campo di ricerca nel quale altri studi futuri potranno cimentarsi al fine valutare l’effettiva influenza dei materiali d’arredo sull’organismo umano.
In conclusione, ci sembra di poter dichiarare che, tanto le prove fornite da HalloPillow al nostro asker, quanto le ricerche pubblicate sul sito dell’azienda, non sono sufficienti a giustificare scientificamente le affermazioni utilizzate per pubblicizzare il prodotto.
L’iniziativa Chiedi le Prove è consapevole di come il dialogo sia l’unico modo per rendere una società realmente responsabile e attenta alle proprie esigenze. Rimaniamo sempre a disposizione qualora di sia la volontà di dare origine a un dialogo che risulti costruttivo.